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________LABORATORIO________
ZECCHE dell’uomo

Le zecche sono presenti sia in contesti urbani che rurali, incluse molte mete frequentate per le attività ricreative all’aperto e per turismo.

Chi soggiorna in aree rurali è più esposto al rischio di morsi da zecca, ma occorre fare attenzione anche nelle aree attrezzate per picnic, nei parchi e nei giardini.

Nell’estate 2016 il nostro Dipartimento di malattie infettive-tropicali e microbiologia ha identificato 7 casi con zecca tutte Ixodes.
La puntura di una zecca tende a passare inosservata perché non provoca né dolore né prurito e nella maggior parte dei casi non provoca conseguenze. A volte invece la zecca, tramite il morso, può trasmettere virus e batteri all’uomo. Per questo quando si rientra a casa è importante:

Attentamente ispezione ogni parte del corpo per escludere altre zecche contemporaneamente attaccate. In particolare, partendo dalla testa, collo, dietro le orecchie, zona ascellare, arti superiori, tronco, zona inguinale, arti inferiori, cavo popliteo.

 Rimuovere subito la zecca con una pinzetta, posizionata il più vicino possibile alla cute, ma senza strattoni, cercando di non danneggiarla. Non applicare disinfettante o altra sostanza sulla zecca in quanto si potrebbe indurre la zecca a rigurgitare il germe nella cute causando l’infezione. Nel caso in cui l’ipostoma (rostro) rimanga nella pelle provare a rimuoverlo con un ago sterile. Tuttavia, se non si riuscisse, non preoccuparsi in quanto verrà espulso spontaneamente nei giorni successivi. Lavare la sede con sapone e disinfettare la parte.
Non è necessario applicare una crema a base di antibiotico sulla sede del morso poiché potrebbe confondere il quadro clinico in caso di infezione da germi trasmessi dal morso. Non è necessario applicare un cerotto.
La zecca rimossa può essere analizzata e per questo motivo deve essere riposta in un contenitore pulito richiudibile vuoto(per personale sanitario, in barattolo rosso sterile) riportando sul barattolo l'area geografica in cui probabilmente è avvenuto il morso. Il nostro laboratorio effettua l'esame microscopico diretto atto a vertificare che si tratti di zecca. Per consentire ciò, è necessario richiedere al medico curante una impegnativa compilata con richiesta di "identificazione parassita (codice interno 9002)" e successivamente consegnarla insieme alla zecca all'accettazione esami del nostro Ospedale. La zecca non verrà successivamente gettata ma sarà utilizzata per studi epidemiologici diretti a identificare i germi presenti nelle zecche raccolte delle nostre aree geografiche.
E’ bene appuntare il giorno o periodo di esposizione alla area geografica a rischio (ad esempio il giorno in cui è stata fatta una camminata in area boschiva), specificando il luogo in cui verosimilmente è avvenuto il morso.

Osservare ogni giorno l'area in cui è avvenuto il morso di zecca per almeno 6 settimane. Il rossore nella sede del morso (occasionalmente presente) deve scomparire 1-2 giorni dopo averla tolta.

Nel caso in cui non si manifesti alcun disturbo non è necessario effettuare altre indagini.

In caso di comparsa entro 6 settimane dal morso, di anche solo uno dei seguenti segni o sintomi:
- eruzione cutanea circolare che si allarga nei giorni successivi
- febbre con temperatura superiore ai 37.8°C
- dolori muscolari o articolari diffusi (simil influenzali)
- astenia intensa
- segni neurologici come cefalea intensa e persistente, tremori, vertigine, formicolii alle braccia o alle gambe,
recarsi al Pronto Soccorso per una valutazione infettivologica urgente, preferibilmente nei giorni dal lunedì al venerdì dalle h 8.00 alle h 13.00, segnalando il periodo dell'esposizione in area a rischio e del giorno in cui è stato rilevata ed asportata la zecca (portare con se la zecca tolta).

Nel caso in cui la zecca sia rimasta attaccata per molti giorni oppure ci siano stati numerosi morsi di zecca è possibile effettuare indagini che escludano con certezza l'avvenuta infezione (si consiglia di effettuare la sierologia per Borrelia burgdorferi e TBE virus dopo 6-8 settimane dal morso di zecca). Il prelievo deve essere effettuato presso un laboratorio di riferimento che oltre al test di screening (EIA), in caso di positività, esegua anche il test di conferma (immunoblotting).

Il Dipartimento di Malattie Infettive-Tropicali e Microbiologia ha un ambulatorio dedicato a questo tipo di problematica dove è possibile ricevere ogni tipo di informazione, visita, prelievo per successiva esecuzione della sierologia ed eventuale trattamento, previo appuntamento telefonando alla Segreteria al numero 0456013324 dal Martedì al Venerdì dalle h 9.00 alle h 12.30.
Ectoparassiti ed endoparassiti
Centro per le Malattie Tropicali e Servizio autonomo di Epidemiologia e Laboratorio per le Malattie Tropicali. Mail: segreteria.malattietropicali@sacrocuore.it
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